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Marina Dionisi
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Marina Dionisi
Da sempre interessata al Paranormale, ha iniziato i suoi studi partendo dalle concezioni antropologiche dedicate all'argomento. Ha collaborato con un'antropologa che ha vissuto parecchi anni in Africa studiando alcune tribù autoctone ed i loro comportamenti. In particolare, ha approfondito gli studi sulla vita e le usanze di stregoni e sciamani, coloro che all'interno della propria tribù curano tutto ciò che è necessario all'anima per compiere al meglio il passaggio nell'aldilà. In questo modo è venuta a contatto con una serie di tradizioni culturali molto particolari che hanno come interesse principale il rispetto e la venerazione per "il mondo delle cose che non si vedono ma che si possono percepire": una realtà che convive naturalmente con quella materiale quasi ne avesse la stessa presenza fisica e che viene definita "voci del vento", che altro non è se non la vibrazione dei loro cari e dei loro compagni, rilasciata nell'etere dopo la morte. Il fascino per ciò che non è visibile a tutti - ma percepibile - l'ha portata a collaborare con un medico indiano grazie al quale ha imparato a conoscere il percorso dell'energia (vibrazioni) nel corpo umano, e il metodo per percepirla e saperla riconoscere. Per "vibrazione" non si intende solo l'energia elettromagnetica dei corpi viventi, ma anche la "memoria" degli oggetti. In seguito ha conosciuto l'universo tibetano, approfondendo gli studi sul mondo dell'energia, delle vibrazioni e la differenza tra aura, corpo solido e corpo fino. Nel 2000 ha collaborato con l'Associazione di Studi Scientifici Antichi "Assa" tenendo conferenze sulle vibrazioni ed il Paranormale ad Ortona e Roma. Nel 2002 ha scritto articoli per il mensile "Assa" su "Le basi scientifiche della sensitività" e sull'Energia vitale. Nel 2004 tentando di trovare sempre una spiegazione a ciò che si definisce "paranormale" si è rivolta - come sensitiva - al Professor Piero Cassoli del C.S.P. di Bologna, accreditato alla "P.A." Parapsychological Association - grazie al quale ha potuto avere una più profonda coscienza delle proprie capacità e del loro campo d'analisi. Il Prof. Piero Cassoli, come incaricato della ricerca, scrive di lei:
"Il
Centro Studi Parapsicolgici di Bologna ha iniziato una serie di esperimenti
su fotografie di persone sconosciute alla sensitiva. Nel 2004 ha collaborato, come sensitiva, con il giornalista Piero Vigorelli per "Oltre la Porta" per Rete4. Nel 2005 ha collaborato, come sensitiva, con il giornalista Roberto Giacobbo per "Voyager" su Rai2. Nel 2005 ha scritto alcuni articoli sul Paranormale per la rivista mensile "Jemmy".
Nel 2006
Brunilde Mignani Cassoli dichiara a "Diva e
donna": Nel 2006/2007 ha pubblicato due romanzi: "Il dono di Rebecca" (Deinotera Editrice); "Il dono di Rebecca, il mistero svelato" (Deinotera Editrice). Nel 2008 ha scritto la poesia "L'Alba della vita", sullo stupore dell'uomo primitivo a contatto con l'ambiente che lo circonda. Tale opera ha ricevuto diversi riconoscimenti. Nel 2009 ha scritto l'opera musicale celtica, "Vita da eroe", ispirata alla vita dell'eroe gallese LLywelyn Up Gruffydd Fychan. Nel 2010 ha collaborato, come sensitiva, con "Percezioni", docu reality sul Paranormale.
Percezioni ha vinto i seguenti
premi: - 2013 Secondo Premio (Bronze Award) alla 34th edizione dei Telly Awards (New York) nella categoria "Documentary". - 2013 "FINALIST CERTIFICATE" al "New York Festivals - 2013 World's Best Television" nella categoria "Television - Documentary/Information". Nel 2013 ha partecipato come ospite a due puntate di Pomeriggio 5 effettuando in diretta un esperimento di Psicometria. Nel 2013 i diritti dell'opera musicale celtica, "Vita da eroe", ispirata alla vita dell'eroe gallese LLywelyn Up Gruffydd Fychan, sono stati acquisiti dalla Rai e presto l'opera verrà data nei migliori teatri italiani. Nel 2014 ha partecipato ad un servizio della trasmissione "Mistero" su Italia1 sulla Sibilla Cumana.
Il dono di Rebecca E' il primo romanzo di Marina Dionisi, nato dalla voglia di raccontare il suo paranormale, ossia un paranormale che non vuole né spaventare né essere sensazionalista, ma che si presenta come una sfumatura della stessa realtà. Il romanzo - come insieme di esperienze e fantasie - è stato giudicato da molti "autobiografico", ma dovrebbe piuttosto essere definito come appartenente al genere denominato "Realismo magico", proprio per la voglia di raccontare la realtà comune conosciuta a tutti, in cui viene inserito l'elemento paranormale. Il romanzo ha vinto oltre 20 premi letterari ed è stato giudicato "Patrimonio Italiano all'Estero" dallo Smith College, Northampton (Massacchusset).
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