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Marina Dionisi
Paranormale
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Parapsicologia
Storicamente, il termine "Parapsicologia" ha origini molto tarde; la ricerca dei fenomeni paranormali viene definita "psichica" dal mondo anglosassone, "metapsichica" da Charles Richet (premio Nobel) e solo nel 1953 viene accettato a livello ufficiale il termine moderno "Parapsicologia". Con il termine Parapsicologia (coniato dal medico Max Dessoir nel XIX sec.) si indica lo studio metodico e rigoroso - tramite strumenti di tipo scientifico - di tutti quei fenomeni definiti "paranormali" che, quindi, non obbediscono ad una delle tre leggi valide per tutti i fenomeni "normali". Tali leggi definiscono: A) la percezione di un oggetto tramite i sensi. B) lo spostamento di un oggetto tramite l'applicazione di una forza fisica. C) ogni effetto viene preceduto da una causa. La prima legge viene contraddetta nel momento in cui un soggetto riesce a "sentire" sensazioni, sentimenti ed emozioni di una persona a lui distante nonché - in alcuni casi - a percepire ciò che quella persona pensa, senza l'uso di alcuna comunicazione orale (sensibile). In questo primo caso si parla di "Telepatia". Si parla invece di chiaroveggenza qualora il soggetto percepisca - oltre a sensazioni e stati d'animo - anche la presenza di oggetti o cose che circondano la persona con cui è in contatto mentale, o descriva l'ambiente che la circonda. La seconda legge viene contraddetta nel momento in cui un soggetto riesce a spostare un oggetto senza applicare alcuna forza di tipo fisico. Il fenomeno che si manifesta, in questo caso, è la "psicocinesi". La terza legge viene contraddetta nel momento in cui un soggetto prevede un evento futuro (non futuribile) del quale non si possono conoscere in precedenza le cause per le quali avverrà. In questo caso si parla di "precognizione".
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