Gerard
Croiset (1909-1980)
La vita di Gerard Croiset - noto
veggente di origine olandese - non è stata certo tra le più facili: nato da
una famiglia di attori girovaghi, fu affidato - in giovane età - a diverse
famiglie adottive. Questo fatto comportò nel bambino un forte senso di solitudine oltre
che la sensazione di vivere in circostanze di profonda instabilità. La
realtà, troppo brutta da vivere, sembrava poco interessante al giovane Croiset che iniziò, di contro, a raccontare di luoghi mai visti e
conosciuti.
Ma l'infelicità del piccolo fu
acuita dal terribile fatto di cui fu vittima all'età di 8 anni: caduto in
acqua, venne salvato dal sicuro affogamento da un uomo che, accortosi del
bambino in difficoltà, si tuffò per salvarlo. Tale accadimento influenzò
profondamente la vita di Croiset. Infatti, il legame con l'uomo che gli salvò
la vita fu vissuto dal veggente in modo così profondo da provocare in lui fortissimi
sensi di colpa nel momento in cui non gli fu possibile restituire all'uomo
il meraviglioso dono che gli aveva fatto. Allo stesso tempo, l'esperienza
dell'annegamento lo colpì così profondamente da portarlo, in seguito, ad
accettare diversi casi di bambini annegati, data la particolare propensione
a percepire la loro sofferenza e di conseguenza l'esatta localizzazione dei
corpi.
Il corso della sua vita non fu
facilitato dallo scoppio della II Guerra Mondiale che significò - per lui e
la sua famiglia di origini ebraiche - la deportazione presso il campo di
concentramento di Dachau.
Ma fu l'incontro con il
Professor Wilhelm Heinrich Carl Tenhaeff - studioso di parapsicologia - nel
1945, ad apportare un cambiamento radicale nella vita di Croiset. Incontratisi casualmente durante una conferenza sulla
Parapsicologia, il Professor Tenhaeff
fu quanto mai stupito dalle doti di Croiset, e assolutamente interessato
quando quest'ultimo offrì allo studioso la totale disponibilità per
approfondire le sue facoltà.
Croiset fu sottoposto a diversi esami che ne confermarono la particolare
fragilità umana unitamente alla conferma delle sue particolari capacità
extrasensoriali.
La fama del sensitivo arrivò
alle orecchie delle forze dell'ordine che si servirono più volte del suo
aiuto per ritrovare persone scomparse e/o risolvere alcuni casi di omicidio.
Si racconta che alcune volte
Croiset riuscisse - tramite il contatto con oggetti o persone assassinate -
oltre a descrivere i fatti che avevano portato alla morte della vittima,
anche ad identificarne l'omicida.
Ricordato per l'infinita
umanità e generosità, Croiset non aiutò solo la Polizia ma anche la gente
comune, che si rivolgeva a lui sicura di trovare in questo grande uomo
comprensione ed aiuto.
Infine, come molti altri sensitivi decise di non utilizzare mai le
proprie doti a scopo di lucro: aveva
infatti un forte senso etico e morale che non gli avrebbe mai permesso di
strumentalizzare in alcun modo le sue capacità.
|